LIBRI DI MANAGEMENT 
  Strategic Planning 
    Processo di pianificazione strategica    

Cosa e' una strategia e che tipi di strategia esistono? 

Strategia: un termine semplice al quale spesso si fa riferimento, ma di cui non sempre si capisce il significato.

La strategia è da intendersi come un piano di azioni concepite e disegnate per raggiungere un particolare obiettivo.

Nel suo significato originale, strategia è un termine militare usato per descrivere l’arte del generale nel posizionare e manovrare le proprie forze militari al fine di abbattere il nemico. Carl von Clausewitz, militare prussiano, teorico di arte di guerra dell’Ottocento, descrive la strategia militare come il mestiere del saper combattere attraverso lo sviluppo di una politica capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Di simile approccio è Edward Mead Earle, specialista in strategia militare e relazioni internazionali, che nella prima parte del Novecento, nel libro Makers of Modern Strategy: Military Thought from Machiavelli to Hitler (1943), accomuna nel processo strategico la parte militare con quella politica come l’arte di controllare e utilizzare risorse al fine di assicurare e perseguire gli interessi di un paese. Da sempre nel mondo del business si fa riferimento al concetto militare quando si parla di una strategia. Si pensa a un piano per controllare e utilizzare persone, mezzi e risorse finanziare, con l’obiettivo di assicurare i vitali interessi di business.

Il primo ad articolare il concetto di “corporate strategy” è stato Kenneth Andrews; nel suo classico The concept of Corporate strategy del 1971 definisce la strategia in una cornice nella quale occorre specificare la parte forte e la parte debole interna a una organizzazione integrandole con le opportunità e le minacce dell’ambiente esterno.

Più tardi, Bruce Henderson, fondatore della società di management Boston Consulting, unì il concetto di strategia con quello di vantaggio competitivo attraverso il quale un’organizzazione deve creare una posizione di vantaggio nei confronti del suo rivale al fine di creare un valore aggiunto per il cliente. Due business non possono vendere la stessa cosa l’uno di fronte all’altro. Uno dei due sparisce se non crea una differenziazione.

Della stessa idea è Michael Porter, guru del management moderno, che sostiene, già negli anni Ottanta, che una strategia competitiva significa “essere differenti”. Le differenze tra te e il tuo concorrente sono le basi del tuo vantaggio competitivo. Un supermercato non diventa di successo facendo le stesse cose del suo rivale, bensì differenziandosi attraverso la semplice pulizia dei locali, la freschezza dei prodotti, il prezzo e il livello del servizio offerto. Una linea aerea si differenzia dal suo rivale dal costo, dal servizio a terra e in aereo, dalla puntualità , dalla facilita dell’acquisto del biglietto, dai servizi aeroportuali, dalla cortesia del personale e dalla qualità degli aeromobili.Un concessionario che vende le stesse auto del suo rivale nella stessa città o territorio, si differenzia dal servizio che offre al cliente, dalla prontezza di risposta, dalla professionalità dei venditori e nel rendere facile e conveniente l’acquisto.

Una Strategia, mette quindi insieme pensiero, piano e azioni, o meglio, tattica. La strategia aiuta a capire che cosa fai, che cosa vuoi essere e, la cosa più importante, come pianificare per arrivare a raggiungere lo scopo prefissato. La strategia identifica gli obiettivi e la direzione che i singoli manager e in genere tutti gli impiegati devono avere per poter definire il loro lavoro e avere successo personale e a livello di organizzazione.

Un’organizzazione che non ha una strategia va da una direzione a un’altra seguendo le differenti opportunità del “day by day”, ma senza mai raggiungere grandi risultati.

Esistono teorie, guru, libri che delineano cornici strategiche e tutte hanno alla base il comune obiettivo di identificare e perseguire azioni che permettono di difendere e migliorare la posizione in uno specifico segmento di mercato sia esso piccolo o grande. Qualsiasi scelta questo comporti, queste organizzazioni devono consolidare e migliorare continuamente le loro posizioni di profittabilità attraverso il valore creato tra il costo del prodotto o servizio e quanto il cliente è disposto a pagare.

Il libro affronta con casi ed esempi le tre strategie di base:

la prima
orientata al basso costo che costituisce il successo di molte aziende famose a livello globale per prodotti o servizi che non esprimono differenze significative a livello qualitativo (commodities);

la seconda
orientata al servizio verso il cliente il cui interesse è di creare una relazione orientata alla soddisfazionee alla fidelizzazione di questo;

la terza
orientata alla qualità del prodotto offerto.

Una può essere la conseguenza dell’altra e tutte possono integrarsi tra di loro, creando formule vincenti in termini di competitività. Punto di partenza è creare una leadership intorno a una delle tre componenti quale “focus naturale” per poi cercare di migliorare le altri due componenti.

 

 

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