LIBRI DI MANAGEMENT 
  Strategic Planning 
    Processo di pianificazione strategica    

Introduzione

Un target senza numeri è soltanto utopia
Un piano senza una struttura è soltanto teoria
Una strategia senza un piano è soltanto un pensiero
 
                                                               Antonello Bove
                                                                  

 

Cosa fare, perché fare, come fare, fare.

 

Esistono molti libri relativi al business, in genere ne vengono pubblicati decine di migliaia all’anno, la maggior parte in lingua inglese, qualcuno ha venduto un paio di milioni copie come Good to Great di Jim Collins, e la maggior parte delle persone li compra per trovare una soluzione alle proprie problematiche di management di tutti i giorni. Questo libro è stato strutturato con questo spirito: offrire uno sbocco di successo a quei milioni di idee strategiche che attraversano le menti del mondo del business profit e no-profit. Un’idea brillante o una visione lungimirante si può trasformare e concretizzare in un’azione di successo seguendo un processo metodologico.

Si parte da un’idea o visione, si analizza la sua fattibilità, si definisce,

si pianifica e si esegue misurandone l’efficacia. Questo ciclo si chiama processo strategico o meglio, come il titolo del libro riporta,
Strategic Planning, dove arte e
scienza si uniscono e creano un percorso di riferimento per mettere in pratica una strategia comune a una nuova iniziativa o un’attività in crescita.


Fino a qui può sembrare tutto un po’ scontato, nulla di nuovo, bene o male tutti

pensano di sapere cos’è una strategia e che cosa occorre per realizzarla. La maggior parte di queste strategie è animata da emozioni che generano motivazione nell’individuo ma che non hanno nessuna base strutturale, e molte volte sfociano in perdite dolorose, in attività stagnanti o nei casi estremi arrivano al fallimento.


Questa superficialità nell’eseguire senza definire e pianificare prima, nel mondo
di oggi, così sofisticato e veloce, non funziona più.


Il mondo del business, anche quello del no-profit, è diventato estremamente concorrenziale, si compete con una miriade di giocatori che hanno l’abilità di penetrare
mercati remoti con estrema facilità, grazie al flusso delle informazioni e all’accesso.

Non esistono più i campionati regionali o nazionali, si è perennemente coinvolti

in un’olimpiade. Il vantaggio competitivo non consiste più nell’avere un prodotto o un servizio superiore, ma anche nel mettere in pratica continuamente piani innovativi con velocità e scientificità tale da mantenere primati a cui la massa continuamente si avvicina.

 

Come rispondere a questo?

 

Bisogna essere strutturati, predisporre processi metodologici che aiutano a capire cosa fare, perché e come e possedere adeguate competenze, conoscenze tecniche e manageriali come i soft skills che comprendono materie di base come la comunicazione, la gestione di un team, la gestione dei rischi dei tempi e dei costi e della velocità.

Strategic planning non è una nuova scienza, è sempre esistita, è un processo che il manager a ogni livello deve conoscere e saper applicare. Aiuta ad analizzare cosa si vuole fare e perché, verificandone la fattibilità, aiuta a capire come fare attraverso la pianificazione, e infine aiuta a fare con successo, creando un percorso sul quale il pilota può esprimere le sue capacità e competenze di esecuzione.


È come entrare in un deserto con una mappa nella mano, acqua, cibo, tempi previsti, punti di percorrenza e abbastanza benzina per affrontare l’intero percorso.

 

Affronteresti un percorso del genere senza predisporre di questi elementi?

 

Tempo fa ho ricevuto la visita di due amici, il primo un imprenditore con un’esperienza di successo alle spalle, l’altro un manager in carriera, che avevano in mente di sviluppare una nuova iniziativa, piuttosto ambiziosa, nel settore delle energie rinnovabili.

 

Ho riunito diversi specialisti e insieme li abbiamo ascoltati con attenzione

per circa un’ora. Alla fine della riunione ci fu uno scambio di sguardi, nessuno aveva capito cosa volevano fare o meglio come realizzare quello che pensavano di voler fare. Rimasi molto sorpreso vista l’esperienza dei due, fu una presentazione inefficace e controproducente. In verità alla base di tutto non esisteva una strategia, avevano un’idea brillante, ma non un percorso di realizzazione.
È quanto gli dissi successivamente al telefono.
Dopo mesi con la forte determinazione imprenditoriale di portare avanti l’idea, finirono per affidarsi a specialisti per essere aiutati a definire un percorso strategico e decifrarlo in un piano di business. Tornarono dopo circa otto mesi con un piano strutturato. Per farla breve, attraverso quell’esercizio, ottennero un supporto finanziario di 46 milioni di dollari tra investitori e finanziatori. Uno dei due in seguito mi confidò che solo attraverso lo sforzo di decifrare quello che avevano in mente, riuscirono a definire l’intero percorso sul quale l’iniziativa si sarebbe dovuta sviluppare, non solo per comunicarla ai terzi interessati ma per far luce a loro stessi.

 

È la stessa affermazione di Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon.com, divenuta in dieci anni un colosso da decine di miliardi di fatturato, che scrive nella prefazione del libro di Edward Rogoff Bankable Business Plan, in merito alla nascita del piano di business di Amazon:

 

“Scrivendo, le idee che avevo in testa prendevano corpo e la mia strategia migliorava perché lo scrivere stimolava l’esercizio mentale aiutandomi a visualizzare cosa sarei andato a fare. L’idea di scrivere il business plan era principalmente nata per creare un mezzo di comunicazione con i potenziali investitori, invece incredibilmente realizzai quanto fosse importante per me e quante cose scoprivo mettendole per iscritto.”

 

 

Il piano dell’opera

 

Il libro segue l’intero tragitto percorso da una strategia, da quando viene concepita, definita, pianificata e infine eseguita.
Questo percorso è lo strategic planning.


La prima parte del libro si sofferma sul significato di strategia comparando pensieri
e significati ed evidenziando il concetto di vantaggio competitivo che ogni strategia deve possedere. Illustra inoltre i principali tipi di strategia, basata sul servizio, sul costo e sulla qualità e introduce il modello di percorso strategico dato da cinque aree di riferimento: visione, missione, definizione strategica, pianificazione strategicae infine esecuzione e tattica di azione. Del modello vengono esposte le prime tre aree e come un’organizzazione debba prepararsi e riallinearsi per pianificare ed eseguire una strategia.


La seconda parte del volume affronta la pianificazione con la metodologia dei

sette step di un piano di business che devono essere elaborati per descrivere le azioni della strategia e gli scenari circostanti. Si inizia con un sommario esecutivo, per poi passare alla descrizione generale dell’organizzazione, al prodotto e processo, al mercato e ai piani di marketing e vendita, al vantaggio competitivo, all’analisi dei rischi, nonché al cronoprogramma delle azioni, alla descrizione della leadership e del team e infine al modello finanziario. Ogni step è contornato da un esempio concreto che si differenzia di volta in volta, passando dai servizi al retail e al manifatturiero, ed entrando nei dettagli che spesso vengono trascurati nei piani di business.


La terza parte del libro chiarisce al lettore le tecniche di controllo e monitoraggio
per mantenere la strategia in linea rispetto al piano, per affrontare brillantemente eventuali cambiamenti dovuti all’evolversi delle tecnologie, della concorrenza e dei

bisogni del consumatore finale. La sezione prende inoltre in esame alcuni punti da tenere in considerazione in base ai differenti settori che governano il business, quello del retail, dei servizi, del manifatturiero e del mondo internet, con un breve cenno al no-profit nel quale rientrano anche le organizzazioni governative.


Infine, il libro si conclude con l’analisi di alcuni fattori che aiutano a crescere e

con quattro esempi di aziende nate in un garage che si sono trasformate in colossi mondiali: Starbucks, Luxottica, Amazon e Google.


in libreria  e on-line            amazon.it

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